C’è un periodo che cade più o meno a metà ottobre, in cui si avverte il passaggio da una stagione all’altra.

L’estate lascia spazio all’autunno, gli odori dell’aria cambiano e i cieli si tingono di magia e nostalgia. L’aria è intrisa di profumi e ricordi delle lunghe serate estive che gradualmente svaniscono con le prime piogge lasciando spazio al petricore, quel profumo malinconico che sa di giornate corte e onde lunghe da sud-ovest.

Gli sguardi pieni di aspettative si posano su paesaggi solitari.

In fondo a degli occhi neri si nasconde un universo, una sensibilità profonda e malinconica, un fuoco che alimenta l’ultimo soffio dell’estate.

-A.B.-